Dopo aver girato tra Inghilterra e America negli anni ’50 e ’60, oggi esploriamo interi universi.

Andremo piuttosto veloci, ma già così avremo un sacco, davvero un sacco di spunti fantastici.

 

Dal Rock all’Hard Rock

 

Sul finire degli anni ’60 in Inghilterra c’è di nuovo un fermento notevole.

I suoni diventano più duri, le chitarre diventano ancora più selvagge: il Rock diventa “Hard” e inizia una nuova era.

 

i Led Zeppelin

Nel febbraio 1969 esce il disco di esordio di quello che sarà forse il gruppo più importante di tutto il Rock: i Led Zeppelin.

Non basta: a ottobre fanno uscire il secondo disco, che inizia con il “riff” di chitarra forse più famoso di sempre:

I loro concerti sono degli eventi, sono talmente famosi da potersi permettere un aereo “Jumbo” tutto loro.

Nel 1971 fanno uscire un disco con una canzone lunghissima e bellissima, che da sola potrebbe racchiudere tutta l’essenza del Rock:

 

i Deep Purple

Non solo chitarre: i Deep Purple hanno anche un organo. Ma intendiamoci, la chitarra resta fondamentale, e qui abbiamo un altro dei Riff più importanti e famosi di sempre:

 

i Black Sabbath

Questo forse è l’atto di nascita del cosiddetto “Heavy Metal”, una musica detta “metallo pesante”.

Perché? Basta ascoltare:

gli AC/DC

Loro forse sono i più longevi di tutti, continuano a fare concerti e dischi ancora oggi:

 

Tra il Rock e la Classica

Mentre la maggior parte del Rock attinge e piene mani dal Blues, alcuni musicisti un po’ più “colti” cercano di unire le sonorità delle chitarre elettriche con la musica “classica”.

Lo chiamano “Progressive Rock”.

 

i Jethro Tull

 

i Genesis

 

Tra il Rock e il Pop

In realtà questa è una categoria fittizia, nel senso che ci sono un sacco di band pazzesche che hanno un successo planetario, vanno in radio, diventano “idoli” dei ragazzi in giro per il mondo e semplicemente fanno una Musica ciascuno diversa dagli altri.

 

i Pink Floyd

Molti li mettono nel “Progressive”, in realtà sono un caso a parte. Visionari, perfezionisti, freddi e diversi da tutti.

 

i Van Halen

 

Verso il Punk

Dopo un po’, le sonorità iniziano a diventare molto ridondanti, pesanti.

Qualcuno decide che è il momento di prendere la chitarra in mano e suonare senza troppe storie, anche solo per urlare la propria rabbia.

 

i Sex Pistols

 

i Clash

 

i Ramones

 

Gli anni ’80

Gli anni ’80 sono anni contraddittori, dove il Rock si mescola a sonorità diverse, le chitarre si fanno virtuose, la TV diventa il posto dove si costruiscono i successi.

 

i Queen

Il Blues è un lontano ricordo, ci sono elementi che derivano dalla classica ma soprattutto dal pop, dalle canzoni “da classifica”, il tutto rielaborato in chiave sfacciatamente teatrale anche grazie al carisma di Freddie Mercury:

 

gli U2

Loro segnano la nascita del Rock “moderno”, che non ha più niente a che spartire con la lezione dei Grandi del passato.

 

i Police

Anche loro segnano l’inizio di un Rock “nuovo”, che non ha più da pagare debiti ai “Mostri Sacri” come il Led Zeppelin, anzi attinge ai linguaggi diversi che arrivano dal resto del mondo, come il Reggae:

https://youtu.be/Ki97mpo6Y_Y

 

i Guns N’ Roses

In ogni caso, anche se il Rock sta prendendo altre strade, la lezione dei grandi come i Led Zeppelin è sempre lì, e sul finire degli anni ’80 nasce l’ultima grande band di Rock “classico”:

 

Gli anni ’90

Gli anni ’90 sono quelli della contaminazione definitiva, l’ultima vera e propria ondata di novità nel mondo del Rock.

 

i Nirvana

Sono gli eroi maledetti del “Grunge”, che cantano una generazione disillusa, sconfitta, che ha perso le speranze nel futuro.

Il leader, Kurt Cobain, morirà suicida.

 

i Pearl Jam

Vengono da Seattle come i Nirvana, e riprendono il discorso interrotto dalla fine dei Led Zeppelin per portarlo nel nuovo decennio:

 

i Red Hot Chili Peppers

Prendono il Rock e lo mischiano con il funk, il pop e il rap. Diventano delle vere star:

 

i Radiohead

Come gli U2 e i Police negli anni ’80, loro negli anni ’90 re-inventano il Rock.

 

One thought on “Breve storia della Musica che ascoltiamo – 6: il Rock (3a parte)”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *